LA FINESTRA di Claudia Cravero

Regia Alberto Oliva
con Ivana Cravero, Diego Iannaccone, Giuseppe Nitti
Scenografie Maurizio Oddenino
Audio e musiche Emanuele Cavaglià
Costumi Maison C&C
Organizzazione Andrea Roccioletti

PRODUZIONE Compagnia I BenAndanti
DEBUTTO La Cavallerizza, Torino – 21 novembre 2009

 

Una società che si racconta attraverso i vetri di una finestra, deformanti ed eloquenti.

Una strana e affascinante ambiguità pervade il testo di Claudia Cravero, poiché gli eventi sono mossi contemporaneamente dal caso e dal destino, incomprensibili ai personaggi che si dimenano in gabbia sull’assurdo palcoscenico dell’esistenza.

Laura non può uscire dalla sua stanza-prigione, ma aprendo la finestra può comunicare con l’esterno. La sottile ironia del testo ci accompagna nel paradosso per cui, proprio quando apre la finestra e si relaziona con la realtà esterna, Laura comincia a vaneggiare e vede la presenza di un’assassina insanguinata che probabilmente non esiste…

La storia si sviluppa all’interno di una casa isolata, circondata da un fitto bosco, dove vent’anni prima si è consumato un terribile omicidio: il segreto è rimasto sepolto nella memoria shoccata e dilaniata della figlia del proprietario della casa, Laura, che vide morire sua madre e che da quel momento non ricorda più nulla. La ragazza vive da allora chiusa a chiave nella sua stanza, costretta in questa prigionia dal padre, e da tutti creduta pazza. L’unico a farle visita è un giovane medico ignaro di ogni cosa ma desideroso di svelare il segreto, una sorta di occhio esterno pulito e giusto. La vicenda prende avvio con l’improvvisa notizia della morte dell’amica di Laura, Emma, barbaramente uccisa;  ciò rievoca senza scampo i fatti di sangue e i fantasmi del passato e  la mente di Laura subisce un altro trauma:  i ricordi prendono a riaffiorare, confusi, angoscianti, e via via che essi si fanno più chiari, anche l’odio verso il padre carceriere cresce con risvolti inquietanti, fino alla scena finale, che svelerà l’antico mistero.

La finestra diventa l’unico spiraglio di Laura verso il mondo e verso la libertà di essere finalmente donna, cosa in cui è impedita dal padre e dalle mura della sua casa-prigione.

 

DEBUTTA A TORINO LA FINESTRA, UNO SGUARDO SULLA SOCIETÀ D’OGGI

Questo si vuole raccontare: un popolo che annienta la verità e ogni possibile nemico; una famiglia che si disintegra fino al midollo ma salvando le apparenze; un rapporto tra padre e figlia che non esiste perché privo di sincerità, affetto e regole. Questo è l’oggi che spesso si vive attraverso i giornali e la televisione, anche fra personaggi di spicco e di grande responsabilità, oppure che si riscontra nella propria casa, ogni giorno, con forte senso di impotenza per una condizione che non sembra volersi risolvere. Una società che si racconta attraverso i vetri di una finestra, deformanti ed eloquenti.

Saul Stucchi – Alibionline.it

 

 

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