SIRENE – La Chimera di sé

di Chiara Arrigoni

Debutto Seregno (MB), Teatro San Rocco – 8 maggio 2025

Regia Alberto Oliva

Con Federica Fabiani e Rossella Rapisarda

Scenografia e costumi Francesca Ghedini

Assistente alla regia Valeria Bertani

Produzione Teatro In-Folio

Con il supporto di Associazione Il Ritorno Onlus e Associazione Ettore Pozzoli

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Gi e Molly – interpretate rispettivamente da Rossella Rapisarda e Federica Fabiani, due attrici di grande esperienza e sensibilità – sono due donne sulla sedia a rotelle, ciascuna a causa di un incidente vissuto anni prima di cui non parlano mai, ma che ha interrotto le loro vite all’improvviso, costringendole a ricominciare in maniera del tutto nuova e diversa da prima. Molly è cinica, ironica, esuberante, mentre Gi è poetica, decisa e loquace, anche se il suo linguaggio è un fluire di parole senza sintassi annodate l’una all’altra: ha difficoltà a comporre frasi complesse, come se stesse continuamente cercando di masticare una lingua che ha appreso da poco, dal flusso di pensieri che la attraversano emergono nomi senza verbi, verbi non declinati, un discorso apparentemente scomposto e frammentario ma che scorre come un fiume in piena. Le conversazioni tra Gi e Molly in qualche modo riescono sempre a funzionare, la loro amicizia si fortifica. Frequentano un centro per persone con disabilità che le riempie di attività stimolanti, ma soprattutto sono iscritte a un fan club dedicato all’attore Brad Pitt: è una passione che si portano dietro dall’adolescenza. Mentre la loro vita prosegue come un presente sempre uguale, arriva una notizia sorprendente: per la prima volta Brad Pitt in persona sarà presente al loro evento-festa dell’anno che è dedicato a raccogliere fondi per la ricerca. Intorno a questo appuntamento si muovono le loro speranze future, i loro desideri e la prospettiva, per la prima volta, di essere davvero viste.

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In un’altra linea temporale, dieci anni prima, vediamo Gi prima dell’incidente alle prese con le difficoltà di una neolaureata in cerca del suo posto in un ecosistema brutale: è entusiasta ma un po’ goffa, ingenua, si sente invisibile, mai abbastanza talentuosa per soddisfare le richieste di un mondo del lavoro esigente, vorace, che pretende devozione, amore, disponibilità di tempo, tutto nella prospettiva di assicurarsi un futuro e dare un significato alle proprie capacità. Si prepara per un colloquio di lavoro imminente come se quello fosse lo snodo cruciale della sua intera esistenza, in grado di restituirle un ruolo e uno scopo. Ma ha davvero senso tutto questo sacrificio, consumare il presente nell’attesa (e nella promessa) di un futuro luminoso che si sposta sempre più in là?

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Mentre nella linea temporale del passato ci avviciniamo al giorno dell’incidente, in quella del presente la festa in cui è prevista la presenza di Brad Pitt è sempre più vicina e sembra diventare il significato ultimo delle persone iscritte al fan club, anche se le cose non andranno come previsto. Passato e presente, eventi tragici ed eventi di festa, aspirazioni attese da mesi che assorbono l’intero senso dell’esistenza e coincidenze imprevedibili in grado di far saltare i piani e riscrivere un destino: le due linee temporali e i fili tesi delle due donne convergono verso lo stesso punto come risucchiate dalla forza attrattiva e fatale di un buco nero.

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