I GIORNI DEI TURBIN

Debutto a Milano, Teatro Franco Parenti  – 9 marzo 2025

di Michail Bulgakov

nella nuova traduzione di Serena Prina edita da Mondadori

progetto, adattamento e regia Alberto Oliva

movimenti scenici Lara Franceschetti

con Matteo Banfi, Manuel Bonvino, Michele Cestaro, Anna Germani, Alessandro Miano, Alessandro Novembre, Christian Maria Pradella, Nicolò Simonini, Alessandro Sorrentino, Christian Zanatta
e con Alessandro Capovilla, Nicolò Vascotto

produzione Centro Teatro Attivo
in collaborazione con IULM, Mondadori

Il 18 febbraio 2025 Mondadori pubblica, nella collana Oscar Moderni, una nuova edizione italiana di I giorni dei Turbin di Michail Bulgakov tradotta, introdotta e annotata da Serena Prina, slavista e traduttrice di varie opere dello stesso Bulgakov oltre che dell’intera produzione narrativa di Dostoevskij.

Versione teatrale del romanzo La Guardia bianca (1925), I giorni dei Turbin fece di Bulgakov il più famoso drammaturgo della sua epoca nella giovane Unione Sovietica e fu l’opera più rappresentata in Urss fino al 1940 dopo Il gabbiano di Čechov: andato in scena nel novembre del 1926, ebbe un migliaio di repliche in quindici anni.

«Sono passati cento anni, eppure la situazione attuale non è molto diversa da quella raccontata da Bulgakov: l’Ucraina continua a essere dilaniata dalla guerra» sottolinea Serena Prina. «Il dramma, infatti, racconta la tragedia della guerra civile che dopo la Rivoluzione d’Ottobre insanguinò l’Ucraina. Il Paese, che aveva appena proclamato l’indipendenza, era percorso da istanze nazionalistiche mentre l’esercito bolscevico avanzava da nord-est e quello austrotedesco stazionava a ovest. Un evento marchiato a fuoco nella memoria del pubblico che nel 1926 poté assistere alla prima di I giorni dei Turbin e che – sconvolto dallo spettacolo, al punto che vi furono numerosi svenimenti tra gli spettatori – ne decretò il successo trionfale».

   

«La bellezza del testo; l’incredibile attualità di una Kiev assediata e di un mondo in bilico, travolto dalla guerra; il pedigree glorioso del dramma, la cui messa in scena fu fortemente voluta da Stanislavskij che coinvolse i suoi giovani allievi del Teatro d’Arte di Mosca; e, non ultimo, il fatto che non risulta che I giorni dei Turbin sia mai andato in scena in Italia, mi hanno entusiasmato e convinto» dichiara il regista Alberto Oliva.

E Annina Pedrini, direttrice del Centro Teatro Attivo: «All’epoca della prima rappresentazione, per i numerosi personaggi, che sono tutti giovani, Stanislavskij volle scegliere degli attori esordienti che salirono sul palcoscenico da assoluti sconosciuti e ne scesero famosi e acclamati dal pubblico. Oggi, sono dieci giovani attori del Centro Teatro Attivo a ripercorrere quelle orme: Matteo Banfi, Manuel Bonvino, Michele Cestaro, Anna Germani, Alessandro Miano, Alessandro Novembre, Christian Maria Pradella, Nicolò Simonini, Alessandro Sorrentino, Christian Zanatta.

Oltre a loro partecipano anche due giovani laureandi IULM: Alessandro Capovilla e Nicolò Vascotto.

Prev Post

LA DOPPIA VITA DI EMILIE - Madame du Châtelet tra Newton e pompon